Monday, July 30, 2012

Esplorare il Cairo, una foto alla settimana (2) - La Garbage City

Mansheyya Nasr - Garbage City
dove avviene il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti
del Cairo


Mansheyya Nasr puo' essere considerata una delle aree piu' importanti per il Cairo: e'  laddove avviene il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti dell'intera megapoli. Gli agenti informali di tale processo sono gli Zabaleen (zibela in egiziano significa spazzatura). 

Agli inizi del 20simo secolo, un gruppo di immigrati, originari da un'oasi chiamata Daklha, si sono stanziata nella periferia del Cairo. Questa comunita': i wayiha (sarebbe a dire gli uomini dell'oasi) si occupavano principalmente della raccolta della spazzatura del Cairo. Questa veniva raccolta, riutilizzata e venduta nuovamente.

Tuttavia, negli anni 30' e 40', apparve un altro gruppo di raccoglitori informali: gli Zabaleen. Quest'ultimi, in maggioranza Cristiani, colpiti dalla crisi economica di quegli anni, decisero di immigrare dall'Egitto meridionale verso il Cairo. Una volta arrivati a destinazione, si stanziarano nell'area di Mansheyya Nasr sulle pendici della collina Mokatam. Inizialmente si limitarono a raccogliere rifiuti organici cosi' da poter sfamare i maiali, i quali erano la loro fonte di sostentamento principale. In un secondo momento, cominciarono ad assumere lo stesso ruolo degli Wahiya.

Fino al 1990, gli Zabaleen si recavano alle singole abitazioni per raccogliere la spazzatura con carretti trainati da asinelli. Ma dal 1990 in poi, i carretti furono vietati e sostituiti da camion mecanizzati voluti principalmente dall'agenzia CCBA (Cairo Cleansing and Beautification Authority). 

Nonostante l'inevitabile processo di modernizzazione e gli ostacoli imposti dalle istituzioni, gli Zabaleen sono stati in grado di sviluppare un sistema molto efficiente per il riciclaggio e smaltimento dei rifiuti.
Molti studi hanno dimostrato che gli Zabaleen sono in grado di recuperare l'80% dei materiali: plastica, rifiuti organici, vetro, metallo, carta, tessuti... Un'ottima percentuale se la si paragona al lavoro svolto dagli agenti formali, pubblici e/o privati, i quali riescono a recuperare solo il 20% dei materiali.

E' innegabile l'importanza di questo quartiere per Om al-Dunya, ma bisogna sottolineare il fatto che gli Zabaleen lavorano in condizioni inadeguate:


  • la maggiorparte delle famiglie raccolgono la spazzatura in casa creando un ambiente malsano,
  • non si fa attenzione al trattamento di sostanza tossiche, industriali o sanitari, pericolose per la salute umana,
  • ed infine, non ci si preoccupa minimanete delle conseguenze ambientali.

4 comments:

  1. Ciao, devo dire che mi ha sempre affascinato l'argomento del riciclo de Il Cairo, in particolare come l'informalità carioca (ad esempio il mezzo milione di abitanti dell'insediamento di Manshiyet Nasr) riesca a fondersi e generare lo sviluppo della metropoli. Qui non si riesce a far capire nemmeno come fare la differenziata in un paesino!?
    Ciao, Francesco

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    1. Devi pero' tenere conto del fatto che il Cairo e' molto sporco. I cittadini non possegono il minimo rispetto per l'ambiente ne' senso civile per cui non si fanno problemi a buttare la spazzatura per strada. Inoltre la differenziata non esiste.
      In Italia per quanto ci siano ancora eccezioni, la differenziata si fa quasi daperttutto.

      Gli Zabaleen sono fondamentali perche' se nn fosse per loro, la citta' sprofonderebbe nei rifiuti.

      L'ideale sarebbe se i cittadini, per primi avessero piu' coscienza civile ed evitassero di trattare la propria citta' come una discarica a cielo aperto.

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  2. Articolo interessantissimo, anche le foto sono splendide, brava! :)
    Sul senso civico latente sono d'accordo con te, ma c'è da dire che non si fa nulla neanche "dall'alto": quando abitavo a Doqqi gettavamo la spazzatura in un mucchio a lato della strada, come era consuetudine nel circondario, visto che non c'erano cassonetti nei paraggi. Cani, gatti e cornacchie avevano di che banchettare quotidianamente (e infatti c'era da aver paura di avvicinarsi!), ogni tanto qualcuno appiccava il fuoco alla spazzatura. Poi passava il camion a raccogliere ciò che restava. Inutile dire che lo spettacolo della zibala a cielo aperto non era affatto avvincente!

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    1. Ciao Hurriya..mi fa piacere che mi segui :)

      Grazie per i complimenti per le foto.

      Si' hai ragione, ovviamente anche "l'alto" ha le sue responsabilita', ma io parto sempre dal singolo, perche' credo poco nei governi.

      Purtroppo anche quando ci sono i cassonetti nei paraggi, vedi gente che ci passa affianco e getta per terra.

      Morsi ha detto che ripulira' la citta' in 100 giorni, vediamo un po';)

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