Monday, July 2, 2012

I graffiti nella rivoluzione egiziana (2) - Samira Ibrahim, la forza di denunciare la pratica dei test di verginita'



Ritratto di Samira Ibrahim - Non sareste in grado di spezzarm

Figlia di una cultura dove gli abusi sulle donne vengono taciuti per paura, vergogna o semplicemente per mancaza di strutture specializzate, Samira Ibrahim ha avuto il coraggio di ribellarsi, di rompere quel silenzio e di sfidare apertamente lo SCAF denunciando i "test di verginita'" forzati praticati in prigione.

Samira, 25 anni, il 9 marzo 2011 viene prelevata da Piazza Tahrir ed arrestata con l'accusa di possedere molotov, d'atti vandalici e di non aver rispettato il coprifuoco. Durante quei 5 giorni di detenzione, Samira ed altre donne sono state picchiate, torturate con scariche elettriche e sottoposte ad umiliazioni fisiche e verbali: "Mi sono sentita stuprata, mentre ci sputavano addosso e ci trattavano come prostitute, i soldati ci accusavano di essere la rovina e la vergogna del nostro paese.", terminate con il "test di verginita'".

Un giorno fu chiesto alle donne di formare due file distinte: vergini e non vergini. Samira rientrava tra le non vergini. Quest'ultime furono portate in una stanza dove furono sottoposte al "test di verginita'" dal "dottore" Ahmed Adel, circondate da soldati che registravano l'accaduto con il loro cellulare.

Il ritratto di Samira Ibrahim che sovrasta l'esercito
e la cui faccia rimanda al dottore  Ahmed Adel
Come spiega con le lacrime agli occhi nel seguente video: Intervista a Samira Ibrahim (in arabo), "era solo un modo per umiliarci, per annientarci definitivamente dopo le ore di torture che avevamo subito."


In seguito alla decisione di denunciare lo SCAF, grazie al sostegno del padre, attivista politico ancor prima dello scoppio della primavera araba Samira ha ricevuto diverse minacce, anche di morte. Infatti le fu detto che avrebbe fatto la stessa fine di Khaled Said (I graffiti nella rivoluzione egiziana - Khaled Said)


Purtroppo questa storia non ha un lieto fine. Il 13 marzo 2012, ad un anno dalla sua detenzione, il dottore Ahmed Adel e' stato assolto, dato evidente di corruzione. Samira alla lettura della sentenza non e' riuscita a trattenere le lacrime, commentando in seguito su Twitter che ad essere stato violato e' stato l'onore dell'Egitto e che finche' potra' difendera' i diritti del popolo egiziano.

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